Nella ricerca del successo come corridori, non esistono scorciatoie. La corsa richiede dedizione e disciplina. Mentre argomenti come il core e la falcata possono avere il loro ruolo, il fulcro rimane la corsa stessa. Ascoltare il corpo, evitare l’eccesso e concentrarsi sull’allenamento di base rappresentano il percorso più sicuro per migliorare costantemente. La corsa è una sfida di resistenza, dedizione e progresso graduale, e la perseveranza è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi.

Non esiste, senza alcuna ombra di dubbio, alcun surrogato per la corsa. L’acqua, con il suo allenamento in piscina, non può in alcun modo replicare l’esperienza della corsa, così come neanche la bicicletta riesce a sostituirla. Il messaggio chiave che vorrei trasmettervi è che, per diventare corridori migliori, dobbiamo concentrarci principalmente sulla corsa, incrementando sia la quantità che la qualità degli allenamenti. Non è raro trovarsi alle prese con limitazioni di tempo che impediscono di dedicarsi all’attività nella misura desiderata, oppure doversi confrontare con infortuni che rendono necessario ricorrere all’allenamento incrociato. In tali situazioni, la soluzione ideale resta sempre quella di cercare di liberare più tempo per la corsa stessa, imparando nel contempo a preservare la propria salute in modo da poterla praticare con continuità. L’allenamento incrociato può certamente costituire un’opzione piacevole e offrire un momento di distrazione dai tradizionali allenamenti intensi, e questo è un aspetto del tutto legittimo. Tuttavia, è essenziale evitare l’inganno di credere che sia “altrettanto valido” o addirittura un sostituto adeguato. Infatti, se trovate abbastanza energie per integrare l’allenamento con altre forme di esercizio, è probabile che non stiate allenandovi a sufficienza in quanto corridori.

Un ulteriore punto da considerare, a tal proposito, è la consapevolezza che il tempo impiegato nell’allenamento incrociato potrebbe essere più proficuamente investito nell’attività specifica della corsa. Come corridori, il nostro obiettivo primario dovrebbe essere quello di migliorare le nostre performance nella corsa stessa, e questo obiettivo richiede, prima di tutto, una maggiore esposizione alla corsa. Gli atleti professionisti, pur impegnati in un’ampia varietà di attività accessorie, lo fanno principalmente perché non possono semplicemente correre di più. La loro professione richiede un livello di impegno e sacrificio enorme, considerato che l’obiettivo è spesso quello di completare distanze in tempi incredibilmente brevi. Tuttavia, per la maggior parte di noi, che pratichiamo la corsa come passione o per migliorare la salute, la corsa stessa rimane il fulcro dell’allenamento e l’attività dalla quale derivano i principali vantaggi fisici.

In sintesi, se siete appassionati di corsa e desiderate migliorare, l’incremento della quantità e della qualità dei vostri allenamenti di corsa rimane l’approccio principale e più efficace per raggiungere tale obiettivo. L’allenamento incrociato può offrire una variazione gradita e momenti di riposo, ma non dovrebbe mai rappresentare un sostituto o un’alternativa all’allenamento specifico della corsa. La vostra missione consiste nel cercare costantemente di dedicare più tempo e sforzi alla vostra passione, ricercando l’equilibrio tra la qualità e la quantità dei vostri allenamenti. Il risultato? Progressi costanti e una crescente soddisfazione personale.

Lo stretching non è un requisito per essere un corridore di successo

Il tema dello stretching è da sempre al centro di dibattiti accesi e spesso suscita opinioni contrastanti tra i corridori. Tuttavia, è fondamentale comprendere che non esiste una risposta definitiva riguardo all’efficacia dello stretching nel migliorare le prestazioni o prevenire gli infortuni tra i corridori. Perciò, è importante analizzare questa pratica in modo obiettivo e basarsi su dati scientifici e esperienze personali.

Iniziamo con il presupposto fondamentale: lo stretching non è un requisito indispensabile per diventare un corridore di successo. Nonostante questa affermazione possa sorprendere alcuni, è importante sfatare il mito che il solo stretching sia sufficiente a trasformare un principiante in un corridore esperto. La ricerca scientifica ha dimostrato che lo stretching non è direttamente correlato a miglioramenti delle prestazioni atletiche. Questo significa che, se il vostro obiettivo è diventare più veloci o resistere per distanze più lunghe, dovreste concentrare i vostri sforzi su altri aspetti dell’allenamento.

Un altro punto da considerare è il potenziale impatto negativo dello stretching se eseguito in modo errato o inappropriato. Praticare lo stretching prima dell’esercizio potrebbe, in alcuni casi, provocare microlesioni muscolari e addirittura diminuire la potenza muscolare, il che è chiaramente controproducente per un corridore. La pratica dello stretching dovrebbe essere mirata, basata su un’adeguata conoscenza delle proprie esigenze fisiche e svolta in modo adeguato.

È innegabile che alcune persone beneficino dello stretching, ma è fondamentale sottolineare che ciò dipende in gran parte dalla loro esperienza personale e dalle peculiarità fisiche individuali. Se avete sperimentato personalmente e siete certi che lo stretching vi aiuti a mantenere una buona condizione fisica e a prevenire infortuni, non c’è motivo di abbandonarlo. Tuttavia, la maggior parte dei corridori possiede già una buona mobilità, sufficiente per correre in modo sicuro ed efficace. In tal caso, dedicare tempo allo stretching potrebbe rivelarsi un’attività secondaria rispetto all’obiettivo principale di migliorare le prestazioni di corsa.

Un’alternativa valida al tradizionale stretching potrebbe essere l’adozione di esercizi di mobilità articolare. Questi esercizi mirano a migliorare la gamma di movimento articolare senza provocare tensioni eccessive nei muscoli. Integrare routine di mobilità articolare nella vostra preparazione potrebbe contribuire a mantenere il vostro corpo flessibile e pronto per l’attività di corsa.

In ultima analisi, la chiave per diventare un corridore di successo risiede nell’allenamento mirato, nella costruzione di una solida base aerobica, nell’ottimizzazione della tecnica di corsa e nel raggiungimento di obiettivi personali. Lo stretching può rappresentare un elemento complementare, ma non dovrebbe essere il fulcro dell’allenamento. La priorità deve essere data alla corsa stessa, perché, come sottolineato in precedenza, il modo migliore per guadagnare mobilità e migliorare come corridori è proprio quello di correre di più

Lavoro sul core e sulla forza

La questione relativa al lavoro sul core è uno dei temi più dibattuti nell’ambito del running, spesso accompagnato da una serie di opinioni contrastanti. Tuttavia, è fondamentale esaminare questa pratica in modo critico, tenendo conto sia delle evidenze scientifiche che dell’esperienza personale.

Iniziamo con una premessa chiave: il lavoro sul core non rappresenta un requisito assoluto per diventare un corridore di successo. Questa affermazione potrebbe sorprendere alcuni, ma è essenziale smitizzare il mito secondo cui il solo lavoro sul core sia sufficiente a trasformare un principiante in un corridore esperto. La ricerca scientifica ha dimostrato che il lavoro sul core non è strettamente correlato a miglioramenti nelle prestazioni atletiche. Di conseguenza, se l’obiettivo principale è diventare più veloci o resistere a distanze più lunghe, è opportuno concentrare gli sforzi su altri aspetti dell’allenamento.

Un punto da considerare è il possibile impatto negativo del lavoro sul core se eseguito in modo errato o inefficiente. Alcuni esercizi del core, se svolti in modo inappropriato, possono aumentare il rischio di infortuni anziché incrementare la forza e la stabilità. È fondamentale adottare un approccio mirato e basato su una conoscenza adeguata delle esigenze fisiche individuali.

Tuttavia, è importante sottolineare che, in alcuni casi, il lavoro sul core può essere utile. Le persone che presentano debolezze o instabilità muscolare potrebbero trarre beneficio da esercizi specifici volti a rafforzare il core. Non si tratta di ignorare completamente questa pratica, ma piuttosto di svolgerla in modo mirato e consapevole.

È altresì fondamentale riconoscere che la pratica del running stessa costituisce un allenamento efficace per il core. Durante la corsa, i muscoli addominali, lombari e pelvici vengono sollecitati in modo significativo per stabilizzare il corpo e mantenere una corretta postura. Pertanto, il running contribuisce in modo significativo a migliorare la forza del core.

È importante notare che alcuni atleti d’élite, come quelli allenati da Alberto Salazar, includono routine di lavoro sul core nei loro programmi di allenamento. Tuttavia, è essenziale comprendere che le esigenze di questi atleti sono notevolmente diverse da quelle di un corridore amatoriale. Gli atleti professionisti sono spesso in grado di dedicare la maggior parte della giornata all’allenamento e alla riabilitazione, il che rende il lavoro sul core una parte integrante della loro preparazione.

Per la maggior parte dei corridori, concentrarsi sul miglioramento della base aerobica, sulla tecnica di corsa e sull’allenamento mirato è di gran lunga più importante del lavoro sul core. L’obiettivo primario dovrebbe essere la corsa stessa, in quanto, come accennato in precedenza, il modo migliore per sviluppare una forza e una stabilità del core adeguate è correre di più e in modo efficace.

Smettete di preoccuparvi della vostra falcata

L’argomento relativo alla falcata è uno dei punti più dibattuti nel mondo del running, spesso oggetto di opinioni contrastanti. Tuttavia, è essenziale analizzare questa tematica in modo critico, tenendo conto sia delle evidenze scientifiche che delle esperienze personali.

Per cominciare, è importante sottolineare che la falcata non dovrebbe rappresentare una preoccupazione costante per la stragrande maggioranza dei corridori. La ricerca scientifica ha dimostrato che il tipo di falcata, sebbene influenzi alcuni aspetti della corsa, non è un fattore determinante per il successo nel running. La migliore falcata è quella che risulta più naturale ed efficiente per ciascun individuo, ed è spesso una conseguenza diretta della sua struttura corporea, della sua esperienza di corsa e della sua forma fisica.

Molte persone, tra cui corridori professionisti e dilettanti di successo, non prestano particolare attenzione alla loro falcata durante la corsa. La ragione è che, quando la tecnica di corsa è corretta, la falcata tende a seguire naturalmente. Concentrandosi sulla forma complessiva, sul ritmo e sull’efficienza, è possibile ottenere una falcata ottimale senza dover analizzare costantemente ogni singolo passo.

Un aspetto fondamentale riguarda la scelta delle scarpe da corsa. Trovare un paio di scarpe che si adattino al proprio tipo di arco plantare è essenziale per garantire il comfort e la stabilità durante la corsa. La visita presso un negozio specializzato in articoli sportivi o l’analisi da parte di un esperto possono aiutare a individuare le scarpe più adatte alle esigenze individuali. Questo è l’unico aspetto che dovrebbe preoccupare i corridori in merito ai propri piedi.

Va sottolineato che, se si sospetta di avere problemi legati alla falcata che causano disagio o lesioni ricorrenti, consultare un professionista medico o uno specialista in biomeccanica potrebbe essere utile. Questi esperti possono valutare la vostra tecnica di corsa e offrire consigli mirati per migliorare la falcata, se necessario.

In sintesi, per la stragrande maggioranza dei corridori, la falcata dovrebbe essere una preoccupazione minima. Concentrandosi sulla forma complessiva, sull’allenamento mirato e sulla scelta delle scarpe adeguate, è possibile ottenere una falcata naturale ed efficiente. Ricordate che la corsa dovrebbe essere soprattutto un piacere, eccessive preoccupazioni sulla falcata possono togliere il divertimento dalla pratica di questo sport

Probabilmente siete sovrappeso (nota, ragazze, fate attenzione a questa…)

È un fatto ampiamente riconosciuto che il peso corporeo influenzi le prestazioni di corsa. Tuttavia, è essenziale affrontare questa questione in modo equilibrato e responsabile, evitando eccessi o estremismi.

Iniziamo con una premessa importante: il peso corporeo non dovrebbe mai essere l’unico indicatore del successo in corsa. Ogni individuo è unico, con caratteristiche fisiche, genetiche e ambientali che possono variare notevolmente. La forma fisica ideale per la corsa può variare da persona a persona, e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro.

È innegabile che il peso corporeo influenzi le prestazioni di corsa. È più difficile correre velocemente e con efficienza quando si trasporta un peso eccessivo. Pertanto, per coloro che desiderano migliorare le proprie prestazioni o raggiungere obiettivi specifici, come battere un record personale, potrebbe essere necessario esaminare la propria dieta e il proprio peso corporeo.

La soluzione non è, tuttavia, rinunciare a mangiare o seguire diete estreme. Una corretta alimentazione è essenziale per mantenere la salute generale e sostenere le esigenze di allenamento. Invece, l’obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare la qualità della dieta, ridurre l’assunzione di cibi ad alto contenuto calorico, zuccheri raffinati e grassi saturi, e aumentare il consumo di alimenti nutrienti come frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali.

Dimagrire in modo sano richiede tempo e impegno. Non ci sono scorciatoie o soluzioni rapide che possano garantire risultati duraturi. La chiave è mantenere un deficit calorico costante attraverso una combinazione di dieta equilibrata e attività fisica regolare. È importante consultare un professionista della salute o un dietologo prima di apportare modifiche significative alla propria dieta.

È altresì fondamentale sottolineare che le considerazioni sul peso corporeo devono essere affrontate con estrema sensibilità, poiché possono influenzare la percezione del corpo e la salute mentale. In particolare, le donne dovrebbero evitare pressioni eccessive legate al peso corporeo, cercando invece di concentrarsi su un approccio complessivo alla salute e al benessere.

L’importanza del peso corporeo nella corsa è innegabile, ma deve essere affrontata con responsabilità e sensibilità. La migliore strada per migliorare le proprie prestazioni è seguire un approccio equilibrato, che combini una dieta sana con l’allenamento regolare, evitando soluzioni estreme o dannose per la salute. Ognuno dovrebbe trovare la propria forma fisica ideale, mantenendo sempre il benessere e la salute come priorità principali.

Non dovete fare ripetute in salita per essere veloci

La questione delle ripetute in salita e dell’allenamento su percorsi collinari è un argomento di interesse per molti corridori, specialmente per coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni. Mentre le ripetute in salita possono essere un elemento utile nella preparazione, non sono l’unico mezzo per diventare più veloci e resilienti.

Prima di tutto, è importante sottolineare che la corsa in salita offre un’opportunità eccellente per migliorare la forza delle gambe, la resistenza e la capacità cardiorespiratoria. Tuttavia, non è necessario dedicare un’intera giornata o una sessione di allenamento esclusiva alle ripetute in salita per ottenere questi benefici.

Un modo efficace di integrare l’allenamento in salita nella vostra routine è cercare percorsi collinari nelle vicinanze e correrli occasionalmente. Questo può includere sia salite ripide che percorsi più dolci. L’obiettivo non è solo quello di migliorare la forza e la resistenza delle gambe, ma anche di variare l’allenamento per evitare la noia e prevenire il sovraccarico muscolare.

In alternativa, potete programmare allenamenti specifici di resistenza che coinvolgono salite. Ad esempio, potreste selezionare un percorso collinare di 20 chilometri e impostare un ritmo sostenuto per l’intera sessione. In questo modo, potrete combinare l’allenamento in salita con l’allenamento di resistenza, ottenendo il massimo da una singola sessione di allenamento.

Tuttavia, è essenziale considerare la vostra attuale forma fisica e le vostre obiettivi prima di impegnarvi in allenamenti intensi in salita. Le ripetute in salita possono essere estenuanti e richiedere un adeguato periodo di recupero. Un approccio graduale è consigliato, specialmente se non siete abituati a correre in salita o se state cercando di migliorare la vostra capacità in questo tipo di allenamento.

Infine, l’equilibrio è la chiave. Non dovreste sacrificare completamente gli allenamenti su terreni pianeggianti in favore delle salite. Un mix di percorsi collinari e pianeggianti contribuirà a sviluppare una gamma completa di abilità di corsa.

Correre è duro

La corsa è una disciplina che richiede dedizione, disciplina e determinazione. Non ci sono vie rapide o scorciatoie per diventare un corridore migliore. La strada per il successo è attraverso il duro lavoro, la perseveranza e l’ascolto attento del proprio corpo.

Per migliorare costantemente le proprie prestazioni nella corsa, è fondamentale aumentare gradualmente la quantità di chilometri percorsi. Correre di più non solo contribuirà a migliorare la vostra resistenza, ma vi darà anche l’opportunità di affinare la vostra tecnica di corsa e sviluppare la vostra capacità cardiorespiratoria.

Correre più a lungo è un passo naturale per migliorare la resistenza. Se volete essere in grado di gestire corse più lunghe o di affrontare maratone e ultramaratone, dovete allungare gradualmente la durata delle vostre sessioni di allenamento. Ciò vi consentirà di adattare il vostro corpo alle diverse sfide che la corsa a lunga distanza comporta.

Correre più duramente è un elemento cruciale per migliorare la vostra velocità e la vostra forza. Questo non significa necessariamente che dovete correre sempre al massimo sforzo, ma dovreste includere regolarmente allenamenti intensi e sessioni di allenamento di intervallo nel vostro programma. Questi allenamenti aiuteranno a potenziare i muscoli, a migliorare la vostra resistenza e a prepararvi per le gare.

L’ascolto del proprio corpo è essenziale per prevenire infortuni e sovrallenamenti. Se il vostro corpo vi sta segnalando segnali di affaticamento o dolore, è importante ascoltarli e dare al corpo il tempo di recuperare. Saltare passaggi nell’allenamento o ignorare i segnali del corpo può portare a lesioni e compromettere il vostro progresso a lungo termine.

Infine, non abbiate paura di mettere il vostro corpo in gioco e dare il massimo. La corsa è una sfida mentale tanto quanto fisica, e superare i propri limiti è ciò che vi farà crescere come corridori. Mettetevi alla prova, cercate di spingere al massimo e affrontate le gare con determinazione. È solo attraverso questa mentalità che potrete raggiungere i vostri obiettivi e diventare corridori di successo.

In breve, il cammino per migliorare come corridori richiede impegno costante, allenamento mirato e il coraggio di superare le sfide. Non esistono scorciatoie, ma con la giusta mentalità e dedizione, è possibile raggiungere nuovi livelli di successo nella corsa.

In conclusione

In conclusione, è fondamentale comprendere che non ci sono soluzioni rapide o facili per diventare un corridore di successo. La corsa richiede dedizione, disciplina e un approccio equilibrato per ottenere miglioramenti significativi. È importante ricordare che la corsa stessa è il fulcro dell’allenamento di un corridore, e la quantità e la qualità degli allenamenti di corsa rappresentano il principale fattore di miglioramento delle prestazioni.

Mentre esistono argomenti e pratiche accessorie come lo stretching, il lavoro sul core, la falcata, il peso corporeo e le ripetute in salita, questi dovrebbero essere considerati come complementi all’allenamento di base. La priorità deve essere data alla corsa stessa, poiché questa è l’attività principale che porta ai principali benefici fisici e prestazionali.

Inoltre, è essenziale ascoltare il proprio corpo e non trascurare i segnali di affaticamento o di possibile sovrallenamento. Superare i propri limiti è importante, ma deve essere fatto con attenzione per evitare infortuni.

Nel complesso, il messaggio chiave è che diventare un corridore di successo richiede tempo, impegno costante e una mentalità orientata al miglioramento continuo. Concentrandosi sulla corsa, aumentando gradualmente la quantità e la qualità degli allenamenti e ascoltando il proprio corpo, è possibile raggiungere progressi costanti e una crescente soddisfazione personale. La corsa è un’esperienza unica che offre sia sfide che ricompense, e la perseveranza è la chiave per raggiungere i vostri obiettivi nella corsa.

Di Giorgio

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