Il keniano Kelvin Kiptum, detentore del record mondiale di maratona e destinato a diventare una superstar della corsa su lunga distanza, è tragicamente deceduto insieme al suo allenatore in un incidente stradale avvenuto in Kenya la scorsa domenica.

Una tragedia ha colpito il mondo dell’atletica con la morte dell’atleta keniano Kelvin Kiptum, 24enne detentore del record mondiale di maratona, avvenuta ieri notte in un incidente stradale insieme al suo allenatore Gervais Hakizimana. L’incidente si è verificato lungo una strada tra le città di Eldoret e Kaptagat, nel Kenya occidentale, la città natale di Kiptum e cuore della regione ad alta quota considerata il tempio dei maratoneti. Oltre a Kiptum e al suo allenatore, una terza persona è stata trasportata d’urgenza in ospedale. L’incidente è avvenuto alle 23:00 ora locale (le 21:00 in Italia)

Nell’ottobre del 2023 a Chicago, negli Stati Uniti, Kelvin Kiptum ha stabilito un nuovo record mondiale della maratona con un tempo di 2 ore, 35 secondi, migliorando di 34 secondi il precedente primato detenuto dal connazionale Eliud Kipchoge.

La maratona di Chicago rappresentava la terza competizione di questo genere per Kiptum. In precedenza, aveva trionfato anche nelle maratone di Valencia nel 2022 e a Londra nel 2023.

Di recente, Kiptum aveva annunciato il suo intento di sfidare il limite delle due ore nella maratona, fissando come obiettivo il 14 aprile a Rotterdam, nei Paesi Bassi, per tentare di diventare il primo uomo a completare una maratona in meno di due ore.

Kelvin Kiptum AFP
Kelvin Kiptum AFP

La reazione del primo ministro kenyota

Il primo ministro del Kenya ha espresso il cordoglio di un’intera nazione per la perdita di un eroe. “Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa di Kelvin Kiptum e del suo allenatore, Gervais Hakizimana”, ha dichiarato Sebastian Coe, presidente della World Athletics, la federazione internazionale di atletica leggera. Coe ha elogiato Kiptum come un atleta straordinario che lascia dietro di sé un’eredità senza pari, aggiungendo che la sua mancanza sarà fortemente sentita. Il primo ministro del Kenya, Raila Odinga, ha espresso il suo dolore su X (ex Twitter), definendo la notizia devastante e piangendo la perdita di Kelvin Kiptum, un individuo straordinario e icona dell’atletica keniota. Odinga ha ricordato Kiptum come detentore del record mondiale e ha espresso il profondo dolore della nazione per la perdita di un vero eroe.

La storia Di Kelvin Kiptum

Kelvin, destinato a scalare le vette della corsa su lunga distanza e a seguire le orme di Sua Maestà Eliud Kipchoge come uno dei più grandi della specialità, aveva posto il suo sguardo ambizioso sulla soglia delle due ore nella maratona, un obiettivo che si era prefissato di raggiungere ufficialmente il 14 aprile sul veloce percorso di Rotterdam. Inoltre, aveva già puntato al traguardo olimpico di Parigi previsto per agosto, dove si sarebbe presentato come uno dei favoriti per la medaglia d’oro.

Purtroppo, il destino ha deciso diversamente, spezzando ogni ambizione e privando una giovane donna del suo sposo, Caleb e Precious, rispettivamente di 7 e 4 anni, del loro adorato padre, che aveva solo 16 anni quando è nato il primogenito. Con la sua prematura scomparsa, il mondo dello sport ha perso uno dei suoi campioni più autentici di quest’epoca.

Kelvin aveva fatto una scelta di vita precisa, concentrando tutte le sue energie sull’atletica e sacrificando il tempo con la sua famiglia. Viveva a Chepkorio, a oltre 2500 metri di altitudine, mentre la sua famiglia risiedeva a Chepsamo, un villaggio più piccolo distante 40 chilometri da Eldoret, nella Rift Valley. Secondo alcune fonti, il giovane atleta arrivava a correre fino a 290 chilometri alla settimana, superando ogni limite precedentemente conosciuto.

Il record del Mondo

Con un fisico impeccabile, 60 chili distribuiti su 174 centimetri, Kelvin Kiptum ha tracciato una carriera straordinaria, correndo solamente tre maratone e vincendole tutte. A Valencia, nel dicembre del 2022, ha segnato un tempo di 2 ore, 1 minuto e 53 secondi, stabilendo così il miglior esordio della storia. A Londra, nell’aprile del 2023, ha conquistato la vittoria sotto la pioggia, con un tempo di 2 ore, 1 minuto e 25 secondi. Infine, a Chicago, ha completato il trittico di vittorie. I suoi cronometri si collocano tra le prime sei prestazioni mondiali di tutti i tempi, con una media di 2 ore, 1 minuto e 18 secondi.

Seguendo sempre lo stesso copione, Kiptum ha adottato la medesima strategia in ogni gara: coprire la seconda metà della maratona più velocemente della prima. In Illinois, ha segnato un tempo di 1 ora, 48 minuti e 59 secondi per la prima metà, e 59 minuti e 47 secondi per la seconda, sfidando il concetto tradizionale del negative split.

L’idea delle due ore era una costante fonte di ispirazione per Kiptum. “Andrò in Olanda per correre forte”, aveva spiegato, evidenziando l’ideale percorso e il sostegno appassionato del pubblico. Inoltre, l’organizzazione dell’evento era legata al suo management, creando un ulteriore incentivo per la sua prestazione. “Mi piacerebbe arrivare là dove nessuno è arrivato. Se la preparazione andrà nel verso giusto e le condizioni ambientali lo permetteranno, ci proverò. Ambizioso? A ragion veduta”, aveva concluso, mostrando la sua determinazione e il suo impegno per superare ogni limite.

Di Giorgio

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