Cucinare le verdure preservando le vitamine: le ricette degli esperti

Le verdure non piacciono a tutti ma sono importanti per il benessere del nostro organismo. Il trucco sta nel saperle cucinare

Le verdure sono una componente fondamentale di una dieta equilibrata grazie al loro ricco contenuto di nutrienti essenziali. Sono ricche di vitamine (A, C, E, K e del gruppo B) e minerali (come potassio, magnesio, calcio e ferro), che svolgono ruoli necessari per il corretto funzionamento dell’organismo. Questi nutrienti supportano la salute del sistema immunitario, la formazione delle ossa, la vista e la produzione di energia.

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Come cucinare al meglio le verdure? I suggerimenti dell’esperto- www.passionecorsa.it

Le fibre inoltre presenti nelle verdure favoriscono una corretta funzione intestinale, prevenendo problemi come la stitichezza e riducendo il rischio di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Esse aiutano anche a controllare i livelli di zucchero nel sangue e a migliorare la sensazione di sazietà, favorendo la gestione del peso.

Molte verdure contengono antiossidanti, sostanze che proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi, riducendo il rischio di sviluppare malattie croniche come il cancro e l’invecchiamento precoce. Ad esempio, il licopene nei pomodori e il betacarotene nelle carote sono potenti antiossidanti che proteggono le cellule e i tessuti.

I metodi di cottura ideali per le verdure

La cottura delle verdure può influire notevolmente sulla conservazione delle vitamine e dei minerali che contengono. Per ottenere il massimo beneficio dai vegetali, è fondamentale conoscere i metodi di cottura più adatti e capire come preservare questi nutrienti essenziali.

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Ci sono metodi di cottura delle verdure che mantengono i nutrienti – www.passionecorsa.it

La prima fase importante, come suggerisce Cristian Panarelli, tecnologo alimentare e divulgatore scientifico a La Cucina Italiana, è la pulizia. Molto spesso, parti preziose degli ortaggi, come foglie o gambi, vengono scartate, perdendo così una ricca fonte di vitamine e antiossidanti. Ad esempio, le foglie delle carote e del sedano, così come i gambi di finocchio, possono essere utilizzati per vellutate o decotti, contribuendo all’apporto di nutrienti. Tuttavia, per evitare contaminazioni, soprattutto da batteri come l’Escherichia coli, le verdure che crescono a contatto con la terra vanno lavate accuratamente, preferibilmente con disinfettanti a base di ipoclorito.

Non tutte le verdure richiedono la cottura, ma alcuni nutrienti sono meglio conservati o resi più biodisponibili quando le verdure sono cotte, come nel caso del licopene nei pomodori o del betacarotene nelle carote. I vegetali infatti contengono vitamine termolabili, che non resistono al calore, e quelle idrosolubili, che si disperdono nell’acqua durante la cottura. Per questo motivo, la scelta del metodo di cottura è di fondamentale importanza.

Le tecniche di cottura che preservano meglio le vitamine includono la cottura a vapore e quella a pressione, in quanto evitano l’uso dell’acqua e riducono l’esposizione al calore. Anche il microonde è considerato un buon metodo, poiché cuoce velocemente, limitando così la perdita di nutrienti. In alternativa, la cottura al forno è accettabile, purché non si formino crosticine scure, che indicano un deterioramento nutrizionale.

La bollitura è uno dei metodi più dannosi per le verdure, poiché le vitamine idrosolubili si disperdono nell’acqua. Per ridurre questo problema, è consigliabile immergere le verdure in acqua già bollente, così da creare una sorta di scudo proteico. Un altro consiglio utile è riutilizzare l’acqua di cottura, ricca di nutrienti, per preparare brodi o zuppe. Sarebbe da evitare totalmente la frittura perchè con essa le verdure perdono completamente tutte le loro sostanze nutrienti. 

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